Vorrei provare un piccolo esperimento, per cercare a capirci qualcosa di più di quello che sta accadendo nel nostro presente globale. Nei prossimi giorni raccoglierò in questa sorta di rubrica – più o meno – quotidiana vocaboli e locuzioni che stanno costruendo il nuovo vocabolario della nostra quotidianità al tempo della crisi globale da coronavirus. Per ciascuno di essi indicherò le difinizioni presenti in alcuni dizionari online quali Treccani, etimo.it e wiktionary. Dopodichè proverò a farne una lettura complessiva di tipo psicologico clinico – basata sui modelli interpretativi proposti da Carli e Paniccia nel loro testo sulla metodologia dell’Analisi Emozionale del Testo1 (2002).
Veniamo al primo termine a cui ho pensato: pandemia
pandemìa s. f. [rifacimento di epidemia secondo l’agg. gr. πανδήμιος «di tutto il popolo» (v. pandemio)]. – Epidemia con tendenza a diffondersi ovunque, cioè a invadere rapidamente vastissimi territorî e continenti: p. influenzale, p. vaiolosa.
Dizionario di madicina Treccani:
pandemia Epidemia con tendenza a diffondersi ovunque, cioè a invadere rapidamente vastissimi territori e continenti. La p. può dirsi realizzata soltanto in presenza di queste tre condizioni: un organismo altamente virulento, mancanza di immunizzazione specifica nell’uomo e possibilità di trasmissione da uomo a uomo.
pandemia ( approfondimento) f sing(pl.: pandemie)
(medicina) epidemia che colpisce aree molto estese di popolazione e territorio
Etimologia / Derivazione
dal greco πανδήμιος ossia “di tutto il popolo“; dal greco παν, ossia “tutto” e dal suffisso -demia (dal greco δῆμος ovvero “popolo“)

Bibliografia
Carli, R., Paniccia, R. M. (2002). L’analisi emozionale del testo. Uno strumento psicologico per leggere testi e discorsi. Milano: Franco Angeli
Note
- Carli e Paniccia (2002) propongono tre aree di modelli interpretativi, basati sul rapporto individuo/contesto. Una prima area è costituita da modelli fondati sulla simbolizzazione del corpo nello spazio, secondo le polarità dentro-fuori, davanti-dietro e alto-basso, con riferimento alle dimensioni dell’appartenenza, dell’estraneità, dell’apparenza e di ciò che le sta dietro, e del potere. Una seconda area è basata sul rapporto con l’altro da sé secondo modalità di scambio-possesso ed è articolata nelle modalità relazionali del pretendere, controllare, provocare, obbligare, diffidare, lamentarsi e preoccuparsi. Una terza area è costituita dai modelli che orientano le relazioni sociali nei gruppi organizzati, secondo le polarità adempimento/obiettivi, organizzazione data/organizzazione costruita, funzione sostitutiva/funzione integrativa e mandato sociale/committenza.