Gusti musicali, disagio e devianza giovanile

Nell’ambito degli studi psicosociologici sui gusti musicali un ampio settore di ricerche è costituito dagli studi sulle diverse manifestazioni del disagio giovanile. In particolare è stato esaminato il rapporto con le preferenze per l’heavy metal. In alcune ricerche di tipo descrittivo si è visto come queste fossero legate ai comportamenti delinquenziali, l’interesse per il satanismo e in generale ad attività antisociali (Wass et al., 1991; Took e Weiss, 1994), e l’abuso di droghe (in particolare droghe pesanti come l’eroina e la cocaina) e alcool (Yee et al. 1988; King 1988).

Una lettura un po’ più articolata del rapporto tra devianza e gusti musicali è fornita dallo studio di Hansen e Hansen (1991), che integra un’analisi di tipo socio-cognitivo del ruolo della musica nel processo di socializzazione degli adolescenti (Gantz et al. 1978) con l’esame delle loro caratteristiche di personalità, prendendo spunto dalla letteratura sulla funzione dei mass-media nella socializzazione degli adolescenti (Baxter, De riemer, Landin, 1985; Ellis, 1983; Gerbner et al. 1980).

Nello specifico i due autori si sono occupati delle relazioni tra le preferenze per l’heavy metal ed il punk, i giudizi sociali e le caratteristiche di personalità. L’heavy metal è tipicamente una musica rumorosa, dissonante, veloce, i suoi testi sono prevalentemente di tipo sessuale, violenti, antisociali e offensivi cosi come gli atteggiamenti dei musicisti che lo suonano (Bashe, 1985). Il punk invece, origina dall’insoddisfazione per il rock’n’roll commerciale che non comunica alcun messaggio sociale (Henry 1984) ed i suoi temi prevalenti sono caratterizzati da messaggi contro il “sistema”, l’alienazione della società, la ribellione contro l’autorità e l’anomia (Gold, 1987).

I risultati hanno mostrato che i soggetti che preferivano l’heavy metal avevano degli atteggiamenti più sessisti, con esaltazione della sessualità maschile e insensibilità verso le donne, come misurato dalla scala di “Machismo” (Masher e Sirkin, 1984) e più orientati verso i comportamenti manipolativi, cinici, amorali, secondo la scala di “Machiavellismo” (Christie, 1968), mostravano un minor bisogno di conoscenze (come misurato dalla scala di Cacioppo e Petty, 1982), valutando in modo  positivo, con una stima maggiore della frequenza tra i giovani, i comportamenti sessuali, l’uso di droghe, l’interesse per l’occulto e in generale per i comportamenti antisociali. I soggetti che preferivano il punk rifiutavano l’autorità e le istituzioni e facevano una stima positiva di tutti i comportamenti illegali e criminali, come i furti, e gli atti di vandalismo, considerati molto frequenti tra i giovani.

I risultati vengono interpretati nell’ambito della “social-cognition”[1], come un processo interattivo tra musica, percezione e personalità, in cui i mass-media, in questo caso la diffusione di musica heavy metal e punk, riflettono e allo stesso tempo plasmano la realtà sociale, soddisfacendo le richieste del pubblico ma allo stesso tempo orientandone le rappresentazioni del mondo. I ragazzi sarebbero cosi attratti da questi tipi di musica per le caratteristiche che hanno in comune con esse e che vengono rafforzate dall’esposizione frequente (Gerbner et al. 1986).

Bibliografia

BAXTER, R.L., DE RIEMER, C., LANDINI, A., LESLIE, L., & SINGLETARY, M.W. (1985). A content analysis of music videos. Journal of of Broadcasting & Electronic Media, 29, 333-340.

CACIOPPO, J.T., & PETTY, R.E. (1982). The need for cognition. Journal of Personality and Social Psychology, 42, 116-131.

CHRISTIE, R. (1968). Machiavelism. Columbia University, New York.

GERBNER, G., GROSS, L., MORGAN, M. & SIGNORIELLI, N. (1980). The mainstreaming of America: Violence profile no. 11. Journal of Communication, 30 (3), 10-29.

GOLD, B.D. (1987). Self image of punkrock and nonpunk rock juvenile delinquents. Adolescence, 22, 535-543.

HANSEN, C.H. e HANSEN, R. (1991). Constructing personality and social reality through music: Individual differences among fans of punk and heavy metal music. Journal of Broadcasting and electronic Media, 35, (3), 335-350.

KING, P. (1988). Heavy metal music and drug abuse in adolescents. Addiction 75, 430-445.

TOOK, K.J.; WEISS, D.S. (1984). The relathionship between heavy metal and rap music and adolescent turmoil. Adolescence, 29(15), 613-623.

WASS, H., MILLER, M.D., REDDITT, C.A. (1991). Adolescents & distructive themes in rock music: A following up. Omega: Journal of Death and dying, 23(3), 199-209.

Note

[1] Per approfondimenti si veda la pagina wikipedia al riguardo: https://en.wikipedia.org/wiki/Social_cognition

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